HIGH WINDS MAY EXIST concerto di Fabio Mina

L'ultima giornata del DIG Festival 2017 si apre con un concerto in riva al mare di Fabio Mina, flautista e compositore attivo da dieci anni con Markus Stockhausen e protagonista di collaborazioni con Kudsi Erguner, Fabrizio Ottaviucci, Enzo Pietropaoli, Cristiano De André e Vinicio Capossela. 

Abile a intrecciare sperimentazione e tradizione, abbinando la pratica del field recording allo studio di strumenti indiani, persiani, cinesi e giapponesi, Fabio Mina ha dedicato le sue ultime ricerche al più musicale degli elementi naturali, il vento. Non sappiamo dove nasca e non conosciamo la sua ultima destinazione: nel suo percorso il vento spazza via, sposta, piega, muove, spettina, dà ristoro, distrugge e crea; ci sfuggirà sempre il suo ritmo. 

Fabio Mina ha ricostruito questo ritmo, a volte cadenzato, altre volte totalmente imprevedibile, nel nuovo disco High Winds May Exist, che presenta con un suggestivo concerto all’alba: “Ho compiuto un piccolo viaggio alla ricerca dei luoghi italiani più legati al vento, registrando i suoi multiformi suoni, dalle altissime dune della Sardegna occidentale a Trieste, dagli impianti per l’energia eolica alle creste dell’Appennino dove più correnti si incontrano e soffiano forte. Ho sempre trovato nel vento una sorta di maestro, dal quale imparare l’arte del mutamento, del lasciarsi portare, non come in una resa passiva, ma come fanno gli uccelli marini o gli alberi che non gli si oppongono, sarebbe inutile, ma lo assecondano e tentano di comunicare con le sue folate. 
Così è nata questa musica”.